mercoledì 26 dicembre 2007

Jingle Bells Rock


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L'AMORE e' un camion con i fari spenti,
appostato su di un autostrada.
E' qualcosa che ti arriva addosso
quando cominci a pensare di avercela fatta.
E' un mostro con la voce suadente che canta...
Jingle bells rock
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...Liberamente tratto da JD n°19...
Buon Natale a tutti!

domenica 23 dicembre 2007

Ritmo Tribale - Bahamas




Io non lo sò com'è, ma sto disco ogni tanto mi torna all'orecchio e mi pare sempre la prima volta che lo ascolto.
Il disco si chiama Bahamas ed è stato pubblicato nel 1999 (Edel), il titolo vuole evocare un non-luogo, una zona-X dove poterci trovare sereni ed in equilibrio con noi stessi ed il resto. Alla voce non c'è più Edda, canta Scaglia. Un disco che mi fa riflettere, emozionare e aprire le orecchie.
Quest'album è bellissimo, non dico altro.

...."Ma come fa?...con l'eccezione la regola?"...

1. 2000
2. Lumina
3. Musica
4. Dipendenza
5. Il Centro
6. Violento
7. Diamante
8. Meno 9
9. Convalescente
10. Bahamas
11. Senza Limiti
+12. Cuore Nero

sabato 8 dicembre 2007

Episodi



Episodio I°
Un giornalista è seduto accanto a un ragazzino durante la semifinale di Coppa del Mondo 2003 tra Nuova Zelanda e Australia. Sin dall'inizio, il ragazzino, che indossava una maglia degli All Blacks, ha continuato a gridare il nome di Joe Rokocoko, sensazionale ala e realizzatore di mete degli All Blacks. Il ragazzo ha lasciato il suo posto dopo il primo tempo, quando l'Australia era in vantaggio, ed è tornato indossando una casacca dei Wallabies. Per i successivi 40 minuti ha urlato il suo incoraggiamento a Stirling Mortlock il velocissimo centro dei Wallabies.



Episodio II°
Jonny Wilkinson ha deciso di non voler mai rivedere la replica del drop che gli ha consentito di vincere la finale di Coppa del Mondo. "Non mi interessa e basta - ha detto ai lettori di una rubrica di un giornale - Conservo questo ricordo nella mia mente ed è già abbastanza bello".

Tratto da "L'Arte del Rugby" (Einaudi) di Spiro Zavos, con contributi di Alessandro Baricco, Vincenzo Cerami e Marco Paolini.

venerdì 23 novembre 2007

Hey Oh! Let's Go!!



Buongiorno a tutti, Blogger e non!!
Oggi sto ascoltando in modalità "repeat" un pezzo ormai datato ma sempre bello fresco.
Per favore, se dovete cantarlo, fatelo al ritmo della versione dei Ramones, che oltre a svegliarvi vi renderà allegri e contenti Tutti.
Ora vi lascio che che devo decidere le sorti della viabilità forestale mondiale.
Lunga vita al Rock...per quanto pure l'elettronica ultimamente....Vabbè. CIAO!!!

WHAT A WONDERFUL WORLD

I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you.
And I think to myself what a wonderful world.
I see skies of blue and clouds of white.
The bright blessed day, the dark sacred night.
And I think to myself what a wonderful world.
The colors of the rainbow so pretty in the sky
are also on the faces of people going by.
I see friends shaking hands saying how do you do.
They're really saying I love you.
I hear babies crying, I watch them grow.
They'll learn much more than I'll ever know.
And I think to myself what a wonderful world.
Yes I think to myself what a wonderful world.
Yes I think to myself what a wonderful world.

venerdì 9 novembre 2007

Rabbia&Frustrazione


Stavo leggendo il blog di Grillo. Questa volta leggevo del caso di Aldo Bianzino, un uomo di 44 anni arrestato per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. Ma a chi cazzo faceva male? Ma perchè un uomo di questo tipo merita galera e morte?
Avevo già letto dell'accaduto su quotidiani locali. Che frustrazione. Ho sentito parlare pure di Federico Aldrovandi. Che Rabbia....E non sono i primi...

Questi due "casi" mi hanno riportato alla memoria un libro che lessi per caso dopo averlo ritrovato nella soffitta-studio di mio padre. Si chiama "IL SOVVERSIVO" e lo scrittore che ne firma le pagine si chiama Corrado Stajano.
La storia si svolge nel '72 a Pisa dove un'anarchico di 20 anni, Franco Serantini, viene pestato dalla polizia in cella, dove morirà senza che nessuno si preoccupi di soccorrerlo.

Il leit-motiv di questi tre episodi è la prevaricazione fisica da parte di un gruppo di tutori dell'ordine, su persone che fondamentalmente non facevano nulla di male.
Uno coltivava erba, un'altro era per strada (fatto??) per i fatti suoi, l'ultimo era ad una manifestazione antifascista. Tutti e tre pestati a sangue. Tutti e tre morti. Tutto questo non c'entra con la legge. La legge è fatta per proteggermi, non per colpirmi. Mi pone limiti e doveri, ma anche diritti.

Leggendo il libro di Stajano, ho provato un gran senso di impotenza e frustrazione. La stessa impotenza e la stessa frustrazione di quando sento storie come quella di Bianzino e Aldrovandi. Solitudine, morte e impunità.

mercoledì 31 ottobre 2007

Un futuro senza luce?


Maurizio Pallante (Roma, 1947), laureato in lettere, consulente del Ministero dell'Ambiente per l'efficienza energetica, principalmente attivo come saggista.

Fondatore con Mario Palazzetti, Tullio Regge nel 1988 del Comitato per l’uso razionale dell’energia (CURE), ha svolto l'attività di assessore all'Ecologia e all'Energia del comune di Rivoli. Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali.

Collabora con Caterpillar per la festa della "Decrescita felice", di cui è il principale ispiratore. È membro del comitato scientifico di "M'illumino di meno".

Il nostro sistema energetico è come un secchio bucato: spreca e disperde in atmosfera più energia di quanta ne utilizzi. Quindi, prima di pensare alle fonti rinnovabili con cui soddisfare una domanda che sembra destinata a crescere indefinitamente per assecondare la crescita del p.i.l., occorre tappare i buchi del secchio, eliminando sprechi, inefficienze e usi impropri.

Allo stato attuale della tecnologia si possono dimezzare i consumi di fonti fossili senza ridurre i servizi finali dell'energia, negli usi termici, nella produzione elettrica e nell'autotrasporto.

In questo modo si ridurrebbero sia le emissioni di CO2, che sono la causa principale dell'effetto serra, sia i costi economici della bolletta energetica delle famiglie, delle imprese e dell'economia nazionale. E i risparmi consenti-rebbero di pagare i costi d'investimento delle tecnologie che accrescono l'efficienza, attuando un ampio trasferimento di denaro dalle importazioni di petrolio alle retribuzioni degli occupati in questi settori.

Ridurre gli sprechi è indispensabile per consentire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il cui contributo non sarebbe in grado di coprire i consumi inutili e le inefficienze attuali, ma potrebbe soddisfare in maniera significativa una domanda di servizi energetici forniti con un rendimento maggiore, come dimostra l'esperienza di altri paesi, la Germania in primo luogo.

martedì 30 ottobre 2007

http://www.youtube.com/watch?v=8QHL3gh0FgI



Domenica non so quante mete abbiamo incassate. Almeno 10 credo. Ma non è questo il problema. Almeno non per me.
Il punto è che quando si và in trasferta, si dovrebbe dare perlomeno l'idea di essere un gruppo, non dico affiatato, ma per lo meno attento a quello che può voler dire mostrare la propria faccia al di fuori delle mura cittadine, al fatto che porti il nome della tua Città sulla maglia ed anche (perchè no!) al rispetto che si deve a chi ci ospita.
Questo domenica non è avvenuto, e non mi riferisco all'essere confusionari, alle risate, ai disaccordi ed altri comportamenti scanzonati.
C'è stato un momento in cui mi sono vergognato di essere lì, non per colpa mia, non per colpa di tutta la squadra. Per colpa di uno solo. Ho avuto voglia di andare a nascondermi sotto ad una mattonella. Dovremmo ricordarci tutti, che quando vestiamo la stessa maglia, siamo RESPONSABILI dell'immagine di tutti gli altri. Se io mi comporto irrispettosamente e in maniera maleducata, sto dando quell'immagine per tutta la squadra.

In campo siamo andati in 13 e siamo usciti in 9.
Per quanto (per ora) posso capire di rugby, finchè eravamo nella metà campo che riuscivamo a coprire, ce la giocavamo, poi, alla loro apertura sull'altra metà campo...beh...c'era poco da fare...Personalmente credo che meritino un plauso particolare il Presidente, l'EightMick e il Carroziere Scarozzato.

mercoledì 24 ottobre 2007

In linea & Dietro al Pallone


Qui tra le montagne fa freddo, iniziano a vedersi le prime spolverate di neve sulle cime, l'aria è più sottile....e il Norcia rugby continua ad allenarsi. E lo fa meglio che mai.
Domenica noi a maniche corte in campo contro il CUS Perugia (vabbè, ranghi misti in realtà),che ci ha abbuffato di mete...noi una l'abbiamo fatta (il mio primo off-load) e tutto sommato non abbiamo giocato così male...eppoi...vuoi mettere la soddisfazione di aver finalmente capito che dobbiamo stare su una  linea???
Di aver capito che devi SEMPRE stare dietro al PALLONE???
Domenica andiamo ad Orvieto, il tufaceo avversario ci aspetterà a piè fermo sul lembo del suo sperone di roccia a cavallo tra Lazio e Umbria, pronto a non regalarci nulla.

lunedì 15 ottobre 2007

Taniche Gialle


"Ogni giorno nelle strade dell'Africa viaggiano migliaia di taniche gialle. Servono per un'usanza arcaica, dimenticata da noi: trasportano acqua da pozzi lontani alle case dove vivono migliaia di persone. Percorrono chilometri, a volte compaiono all'improvviso, e come per magia le si vede avanzare nel bush o nella savana: ci vuole un secondo per capire che la tanica non cammina da sola, ma viaggia in bilico sulla testa di qualcuno, una donna o un bambino. E che se l'incantesimo sarà interrotto da un movimento brusco, o da una radice di troppo nel terreno, il portatore dovrà tornare indietro e ricominciare tutto daccapo."

Ryszard Kapuscinski- “Ebano”

domenica 14 ottobre 2007

Primedonne


...così non và!!
Se dobbiamo continuare, va rifatto tutto. Dobbiamo metterci a tavolino e chiarire un mucchio di cose.
Ci vuole un pò più di serietà da parte di tutti, un pò più di buon senso e soprattutto BASTA CON LE PRIMEDONNE.
Oggi potevamo fare di più, dentro e fuori dal campo, come giocatori e come uomini.
Più gambe, più passaggi e meno chiacchiere. Ma soprattutto BASTA CON LE PRIMEDONNE!
FUORI E DENTRO IL CAMPO!!!!

Quello che fa un giocatore in campo è legato a quello che fanno tutti i suoi compagni (Olivier Magne)

Olivier Magne, giocatore di rugby francese; ruolo terza linea.
Nato il 11 aprile 1973 a Aurillac.
Ha indossato la maglia della Nazionale francese per la prima volta il 15 febbraio 1997 a Parigi, contro il Galles (27-22 per i francesi).
Nel 1997 e nel 1998 ha vinto il torneo delle Cinque Nazioni con la sua nazionale ottenendo anche il Grand Slam, ossia quando una squadra vince tutte le partite.
Nel 2002 e 2004 ha vinto il torneo delle Sei Nazioni con la Francia ottenendo ancora il Grand Slam.
Nel 2006 ha vinto, con la sua nazionale, il torneo delle Sei Nazioni.
Attualmente gioca nel club London Irish.

altezza m 1,88.
peso forma kg 95.

Presenze in nazionale francese (CAP): 87.
Cinque Nazioni disputati: 1997, 1998 e 1999.
Sei Nazioni disputati: 2000, 2001, 2002, 2003, 2004 e 2006.
Mondiali disputati: 1999 e 2003.

martedì 9 ottobre 2007

Rugby Norcia Vs S.Marino Rugby


Bene,bene...15 a 7!!!
Visto e considerato che nessuno ci dava speranza, il risultato è stato ottimo.
Sono più che convinto che avremmo anche potuto vincere, visto e considerato che abbiamo preso 2 mete (nel secondo tempo),veramente da fessi. Però abbiamo imparato perchè in questo sport non si parla. Non c'è tempo per farlo.
Nel secondo tempo è arrivata anche la nostra di meta.
Il nostro Estremo, al termine di una mischia ordinata (l'ennesima...consigliabile per chi soffre di cervicale) ha ricevuto palla (dal sottoscritto eh!eh!) ed ha infilato un corridoio che l'ha condotto all'agongnata meta.
"Era ora cazzo"....dicevo tra me e me!!!Ed ero sempre più convinto che avremmo potuto vincere...tanto che mi sono messo ad urlare.."daje che ssò ccotti!!!"....alla fine però la nostra (di sicuro la mia) tenuta atletica ci ha...come dire....riportati alla dura realtà...Io c'ho ancora il quatricipite sinistro che non si risveglia....ma ho molta fiducia nella provvidenza!!

Comunque, tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero provare una partita di Rugby!!!
Non fà così male....perlomeno, quel che è certo è che li per lì non senti i colpi....poi...beh in effetti qualcosa salta fuori.....ma passa eh!!??

PS:I calci sulla Mandibola fanno eccezione. QUELLI SI SENTONO SUBITO !!!

Otto giocatori forti e attivi, due leggeri e furbi, quattro rapidi e un ultimo modello di flemma e di sangue freddo. Una squadra di rugby é la proporzione ideale fra gli uomini (Jean Giraudoux, giornalista e scrittore francese)

giovedì 4 ottobre 2007

Beato Angelico Feat. Tommy la Trebbia


Bene, finalmente è tornato!!!
Mi ha ragguagliato, mi ha divertito!!!
In quel di Messina c'è un giovane Uomo che si daddafare!!!

Dobbiamo trovare il modo di giocare il D&D OnLine!!!
L'inverno quassù non è come laggiù!!!
E' lungo, è tetro, è oscuro è freddo!!!

Ma è vero che in altre parti del mondo, c'è una "cosa" che manda il collegamento più veloce di 56K???? Ma quali oscuri artifizi, se non magici, possono permetterci ciò???
Qui, nella desolata landa Nursina....noi abbiamo ancora i PC a carbonella e i floppy grandi come quaderni!!!

mercoledì 3 ottobre 2007

Interrogativi!!!


Ma perchè se un pilota di moto evade il fisco finisce tutto in trallallero? Perchè se un pezzo grosso evade il fisco, gli basta farsi una chiacchierata col Ministro e tutto finisce in trallallero?Sarebbe così per tutti?Nutro forti dubbi.


Ma perchè noi a questi li acclamiamo???
Ma che ci servono davvero??
Maddai, sù....eccheccazzo!!!

sabato 22 settembre 2007

Prima Uscita:Amichevole!


Domenica 30 Settembre ci sarà la prima uscita ufficiale del "Rugby Norcia"!
Purtroppo non in casa....ce la vedremo a Foligno....Giocano già da qualche anno...noi andiamo a vendere cara la pelle, poi si vedrà!

L'impossibile è un dato di fatto!

mercoledì 19 settembre 2007

Norcia Rugby


La palla non si può giocare in avanti, è fallo. Vuoi che la tua squadra avanzi? La palla la devi giocare all'indietro. Ti vuoi difendere? Avanza oppure calcia la palla il più lontano possibile dalla tua metà campo.
Vuoi fermare il tuo avversario? Portalo a terra e seguilo finchè anche tu non hai la faccia nell'erba. Vuoi fare il furbo??Attento, i primi a fartela pagare saranno i tuoi compagni di squadra...senza contare quello che potranno combinarti i tuoi avversari...insomma, se usi il buon senso, con buon senso verrai trattato, altrimenti.......
Queste sono alcune delle regole (scritte e non) di un gioco che sto scoprendo ultimamente.
E' nata la "Polisportiva Norcia Rugby", il nostro stemma è un nobile cinghiale e io alla tenera età di 31 anni, ho deciso di cimentarmi in questo sport dall'antica e longeva tradizione!

Mi accorgo ogni giorno di più, che non basta il fisico...ci vuole testa, cuore e rispetto per l'avversario.
Soprattutto quest'ultima cosa è fondamentale per il motivo di cui sopra.
Domenica abbiamo un'amichevole...speriamo in casa....speriamo bene...


PS: La palla è ovale....il punto si chiama "META"...vorrà dire qualcosa no!!??


“Un gioco per gentiluomini di qualsiasi classe, eccetto i cattivi sportivi di qualsiasi classe.”
Motto dei Barbarians

martedì 19 giugno 2007

Pensieri


"L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l’universo si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua bastano ad ucciderlo. Ma, quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di quel che l’uccide, perché sa di morire ed è conscio della superiorità che l’universo ha su di lui; l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità consiste, dunque, nel pensiero."

BLAISE PASCAL.

lunedì 18 giugno 2007

Victor Cavallo-"Ecchime"


Abbiamo un vero, autentico scrittore e poeta italiano che si chiama Victor Cavallo – al secolo Vittorio Vitolo - scomparso nel 2000 e finora noto come attore e autore di teatro.
Uno scrittore nelle cui vene scorre sangue caldo mischiato alle pagine di Céline, Gregory Corso, Genet, Corazzini, Joyce, Bukowski... Questi i suoi pasti letterari, poi assorbiti, digeriti e reimpastati nella sua personalissima scrittura. Melmosa, come la definiva l’autore stesso, priva di gabbie formali, “sofisticata e zozza”.
Una prosa poetica in presa diretta che è immagine cinematografica, è movimento teatrale, è strada.
Cavallo era corpo del “Beat 72” e la sua vita era quella di un viaggiatore metropolitano.
Lui camminava per ore dal centro storico alle periferie, intanto macinava parole, componeva, inventava. Cavallo non frequentava salotti, percorreva strade, dalla Garbatella dove era nato e il suo linguaggio ne è una chiara testimonianza.
Cavallo reiventa il dialetto romanesco. Viene da pensare a Gadda, ma l’ingegnere milanese, fece un’operazione alta e colta mentre l’autore di Ecchime sfonda la lingua romana da nomade. Questa è la novità.
Ci sono pagine che possono indifferentemente far piangere o far ridere secondo l’umore di chi legge. Pagine libere e compresse tant’è, che quando meno te l’aspetti, ti esplodono dentro.

... io che non amo dio perchè considero i peccati imperdonabili / io che a parte il fatto non sono cambiato ma amo sempre / gli angeli..

(Tratto da: www.activitaly.it/victor/ecchime/ecchime.htm)

martedì 5 giugno 2007

Potenza della Parola sul Beat Part. II


Quello Che Ti Do
(Tratto dall'album "Odio Pieno" 1996)

Quello che ti do e' quello che c'ho che so
non chiedermi di piu' di piu' non ho
faro' per te quello che tu hai fatto per me ma ricorda
chiusa quella porta indietro non si torna
posso darti amore come odio
posso darti un problema come invece posso dartene il rimedio
posso darti poco se per te e' poco
farti arrivare questa strana sensazione di vuoto
che ho intorno perso dentro la normalita'
se qualcuno parte e sai che non ritornera'
posso darti tutto quello che ho imparato
oppure solamente quel poco che mi hai dato,
posso regalarti la luce del sole che brilla
accendere il fuoco che e' in te mi basta solo una scintilla
per fare piu' bella questa sera
posso anche amarti ma amarti alla mia maniera.
Rit.
Quello che ti do e' quello che c'ho che so
non chiedermi di piu', di piu' non ho
quello che ti do e' quello che c'ho che so
e' quello che mi serve mo'.

Quello che ti do è solo quello che c'ho
sempre vero si come vivo mi capisci zi' seguimi
un massiccio sa distinguere ed e' l'importante
leggilo sul muro e non mi chiedere piu' niente
i giorni passano sempre meno sole sempre piu' sole
in piedi per poterlo raccontare vivo mo'
perche' qualche cosa nella testa c'ho
questo do', se m'avanzi qualche cosa io te la daro'
odio pieno se qualcuno perde qualcunaltro trova
SuperBeffa canta e Sebi je la sona (sta in campana)
se un massiccio sa distinguere dell'importante
se te l'imbastisci poi se sente vedi de sta bono
qualcuno stringe cose che non ha nella sua mano
quello che ti do e' vero Funk romano
Rit.
Ti do sensazioni che non hai mai provato prima
ti faccio volare come quando porto la mia Guenda sulla luna
e vola sempre piu' in alto sfida il buio con me
ci si riesce con un salto
posso trascinarti dentro la mia oscurita'
darti tutta la disperazione della mia città,
posso darti tutto il freddo che c'ho in testa
se vuoi la calma l'avrai se no sarà tempesta
un massiccio sa distinguere quello che do
nessuno che mi segue mo come je sto
giro con la gente mia perche' se la cantano
troppi se la cantano troppi non sanno ma ci credono
vivo mo Massimo non crede piu' e non e' facile
cercheranno qualcunaltro un po' piu' duttile
prendo solo quello che ne vale
puoi non ascoltare ma non puoi cancellare

domenica 3 giugno 2007

Street Bouldering is not a crime





Qualcuno tanto tempo fa, quando le onde non c'erano o faceva troppo freddo, prese la famosa tavola a rotelle chiamata skateboard e cominciò ad usarla in modo del tutto diverso dal solito. Questo qualcuno inizio a volgere lo sguardo verso piscine asciutte, corrimano, scalini e qualsiasi altra cosa avesse un dislivello da coprire, o che permettesse evoluzioni mai pensate fino ad allora.
Qualcun'altro ultimamente, si sta guardando intorno, vede strutture architettoniche e osserva eventuali fessure, sporgenze, gradini, spaccature e tutto ciò che possa rappresentare un appiglio. Da qualche anno è nato questo ENNESIMO nuovo modo di guardare lo spazio circostante. Gli architetti, i paesaggisti, gli ingegneri non avevano previsto nè il punto di vista dei primi nè quello dei secondi. Gli architetti non lo sapevano che una piscina in periodo siccitoso diventerà un'half-pipe e non sapevano nemmeno che qualcuno si sarebbe messo naso all'insù a tracciare una via su un palazzo in periferia, che qualcuno avrebbe dipinto un murales su una parete di un sottopassaggio, e che questo sarebbe stato poi scalato da un altro ancora. Discipline diverse ma stesso spirito, stessa alterazione della destinazione d'uso prevista per una struttura. Bene. Tutto ciò esprime la tendenza anarcoide verso la quale può virare qualsivoglia disciplina a patto che non si resti a guardarla dal punto di vista già indicato.

venerdì 1 giugno 2007

4/4/2003


Questo immenso errore che stiamo vivendo, chi più chi meno, sulla nostra pelle è un segno che deve assolutamente farci porre delle domande.
La mia vita finora è stata di una comodità quasi imbarazzante, lo merito?? Io se voglio, posso mangiare anche 5 volte al giorno, perchè??Posso decidere cosa fare della mia vita, lo faccio sulle spalle di chi??Di domande come questa potrei farcirne lo schermo, basta fermarsi un'attimo e pensare 30 secondi.
Questa guerra, come molte altre è lo specchio nel quale si riflette ilmondo, con il suo bel sistema che spreme come un limone gli ltri 4/5del mondo per ingrassare come un maiale!!
Tutto questo, quanto potrà durare?? Quanto tempo passerà prima che questo sistema collassi su se stesso?
Io credo poco, così poco che forse noi tra i 20 e i 30 anni, ne vedremo la fine! La nostra "civiltà", alla quale apparteniamo non per merito, ma per una serie di casualità, si stà gonfiando come il fegato di un'oca, e se segui la metafora capirai subito quale sarà la nostra fine!! Stiamo implodendo!Quale altro organismo vive come noi??
I Virus, sireplicano, attaccano il substrato, non si curano di mantenere un'equilibrio nel loro habitat, e quando questo non li può più nutrire???
GRASSE RISATE!!!si!!GRASSE RISATE!!!Il panorama appare subito desolato, perchè un virus può cambiare ospite....ma noi??? Il bello è che dalla TV ci dicono che stiamo tutti bene, che va tutto bene, che il male è solo per gli altri, che la nostra vita non cambierà, che finita questa guerra ci sarà la pace!!CAZZATE!!! La nostra vita è già cambiata, e lo abbiamo capito tutti da quando loschi figuri, più sfrontati di quelli passati (l'unica differenza è questa), ci stanno dimostrando come viviamo!! Diciamogli grazie!!Ci stanno sbattendo in faccia chi siamo, e su chi viviamo!Basta una bandiera alla finestra per la nostra coscienza???Basterà??Abbiamo TUTTI guardato da un'altra parte mentre le cose succedevano? Ma anche il più attento non ha potuto fare a meno di dire, e io??cosa posso fare??NULLA, NON E' ALLA NOSTRA PORTATA!!Noi possiamo prendere solo decisioni di cui godremo i frutti dopo anni...LORO, cioè chi decide le cose che devono accadere, possono subito raccoglierne i frutti!!
E ogni volta che qualcuno fà un discorso del genere, dicendo quello che ho appena detto, viene ucciso dall'aggettivo che lo definisce "QUALUNQUISTA"!!! Senza contare chi viene sommerso dalle proprie comodità!!!Compreso me!! Abbandoneresti tutto questo??Daresti tutto questo per qualcosa che non
sai neanche se avverrà??Tutto quello che hai??Saresti disposto a perderlo??? Tutto questo ha un limite, e cioè, E' UNA SENSAZIONE!! E le sensazioni, in situazioni come queste, quanto possono valere??
Qual'è il loro peso reale??Un'altra persona che le prova come me, le ascolterebbe??
HANNO VINTO!!!CHI??NON LO SO!!
Non lo so, è questo il problema!!In chi personificheresti, la situazione attuale??Bush??Saddam??Berlusconi??Aznar??le multinazionali??Bin Laden??Mi viene da ridere....c'è qualcosa di strisciante, che non puoi toccare! Le manifestazioni per la pace??Belle, colorate, gioiose!MA FANNO PARTE DEL GIOCO!!!!
Quando questa guerra sarà "finita", non gioire, da qualche altra parte del mondo qualcun'altro starà già pagando!!
Perciò, potremo solo dire:"E'SCOPPIATA LA PACE, LA GUERRA E'SOSPESA!!"

domenica 27 maggio 2007

Non più semplice cemento.

"Due secoli di tecnologia hanno creato un'infinità di cemento dalle potenzialità illimitate… ma sono stati dei teenager a cogliere tali potenzialità."
Craig Stecyk

"Gli skaters sono per loro stessa natura dei guerriglieri urbani: ogni giorno fanno uso delle strutture in disuso, prodotti dell'evoluzione tecnologica, usando i manufatti di governi e corporazioni in mille modi, che perfino gli architetti che li hanno progettati nemmeno possono sognarsi."
Craig Stecyk 1976

sabato 26 maggio 2007

La prima regola è...



..."Ricordati bene" Ha detto Tyler. "Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cucinano i tuoi pasti e te li servono a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le tue ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d'assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita. "
"Noi siamo i figli di mezzo della storia, cresciuti dalla televisione a credere che un giorno saremo milionari e divi del cinema e rockstar, ma non andrà così. E stiamo or ora cominciando a capire questo fatto" ha detto Tyler.
"Perciò fà poco lo stronzo con noi."


Tratto da "Fight Club" di Chuck Palahniuk, (pag. 177)

martedì 22 maggio 2007

Asini in The Valley


Oggi gran giornata a dorso d'asino!
Ho portato un mucchio di ragazzini a fare un minitrekking in Val Castoriana, tra Preci e Ancarano.
Sole a scoppio, faccia bruciata e asciugata dal sole, piccoli eroi che testano i loro limiti cercando di oltrepassarli. Tutti con ottimo esito. Tutti promossi...qualcuno più di altri.
Anche qualche stralcio di passato è tornato a galla con mio estremo piacere sottoforma di maestra elementare.
Maestre elementari: in questo caso ottime, perlomeno non hanno preteso di fare codesti percorsi con tacchi e tacchettini...(no, non ora non qui, ma giuro, è successo!)...soprattutto erano concentrate sul rendere piacevole il giro ai virgulti...ri-giuro, no, non ora non qui, ma a volte non è successo!

lunedì 21 maggio 2007

Potenza della Parola sul Beat




Il testo che ho voluto riportare sotto, è di un pezzo che mi ha fatto apprezzare un genere che fino a quel momento per me sconosciuto e che non prendevo molto in considerazione.
Queste liriche nonostante parlino di Roma, evocano delle sensazioni che mi riportano nel posto in cui sono cresciuto e dal quale ho sempre cercato di uscire tornando poi inevitabilmente ad amarlo.


IL CIELO SU ROMA
(dall'album "Scienza Doppia H" 1999)

"Esco di casa e ci sto dentro, la mia città grande quanto grande il mondo, a volte mi ci perdo non
la conosco fino in fondo eppure so quanto Roma capoccia è splendida al tramonto per molti un
vanto, riflessa nello specchio dei negozi persa in mille vizi, troppi pezzi troppi palazzi, mille facce
mille storie mille volti hai giurato ma alla fine poi ti scordi qualcuno te lo scordi se lo perde per la
strada ma Roma se ne frega in cambio dalla notte che ti invita fredda che quel freddo ti rimane a
volte così calda che quel freddo te lo fa scordare, così viziata e vissuta nello stesso tempo
insegna quante volte ch'ai da esse svelto troppe volte ha visto l'amore fasse rosso su una lama
de cortello ma dimmi quante volte hai visto il cielo sopra Roma e hai detto quant'è bello, viettelo
a vedè dall'alto scavalca il muro al foro e viemme accanto eccola e stasera non farà la stupida
darà le mejo stelle la mejo luna che me illumina.

Rit.
E' nella testa
tutto qua tutto qua
comunque resta
tutto qua tutto qua
E' nella testa
tutto qua
restano le mejo stelle solo le mejo che dà
E' nella testa
tutto qua tutto qua
comunque resta
tutto qua tutto qua
E' nella testa
tutto qua
tutto quello che mi serve sotto il cielo della mia città.

Nato in mezzo al fiume della mia città nel cuore della mia città chi nasce qua qua ci resta, la
gente vive nel posto nel quale abito intorno a me ma non ne vive neanche un attimo, n'adà
passà d'acqua sotto sti penti prima che si risolvano e ritornino i conti quante ne ho viste vissute
o ne ho fatte sotto questo cielo giorno e notte, l'ho attraversatata col motorino da parte a
parte o in matropolitana sotto il suolo sottostante, la sua forma è la mia forma, la Roma di chi se
ne va ma che tanto poi ritorna, tanti scenari da film per chi si ama quante fontane per bere in
ogni angolo di Roma negli anni ottanta si girava con lo special cinquanta qualcuno ci aveva
messo il centoquaranta i ciaetti che facevano una piotta e trenta e sotrie del genere le cose
grosse più le piccole per crescere, in mezzo a questo sotto questo cielo vivo ed un motivo ce
sta se lo scrivo.
Rit.
Roma la città eterna non scende a patti la Roma dei coatti le comitive sui muretti, le borgate la
periferia i palzzi la Roma degli sguardi che finiscono in scazzi, nei cortili qualcuno sta vendendo
qualcuno sta comprando una sirena e stanno già scappando via di qui tocca dasse al più presto
più presto per lasciare un segno in mezzo a tutto questo, la Roma dei romani de Roma de chi la
vede pe la prima volta e ce se innamora la Roma bene acchittata che pe acchittasse paga le sale
giochi la mattina coi pischelli che hanno fatto sega il fronte i fasci il forte gli autonomi le
situazioni brutte di notte stazione termini il bionno tevere il cielo sopra Roma che non smette mai
de vivere".

domenica 20 maggio 2007

Boma yè!



C'è chi l'ha definito "Il più grande Ego d'America", chi  "La bocca meravigliosa" oppure più semplicemente "Il più Grande" per me è semplicemente Alì!
Mi piace segnalare un'opera cinematografica che magari non tutti conoscono, si chiama "Quando eravamo Re".
Il 30 Ottobre 1974 si svolge a Kinshasa l'incontro tra George Foreman e Muhammad Alì. Il film di Leon Gast è la cronaca della preparazione dell'incontro che portò in Africa i due Campioni, seguiti da una corte di musicisti e giornalisti.
C'è Foreman che scava buchi nel sacco su cui si scatena, Alì che danza come una farfalla e poi lo Zaire, il presidente Mobutu che incede con feroce eleganza sotto il suo berretto di leopardo, la musica locale e quella di B.B. King, Miriam Makeba, di James Brown. Quando eravamo re è anche un viaggio nel rapporto tra gli afroamericani e le loro radici."
Questo era tratto dal retro del cofanetto pubblicato dalla Einaudi, consiglio di vederlo anche se non si è appassionati di Boxe.
In Alì c'è molto di più del pugilato, lo stile cristallino e l'atleta perfetto.
C'è un uomo al quale viene revocato il titolo mondiale dei pesi massimi perchè non vuole andare in Vietnam ad uccidere e che se lo va a riconquistare con le proprie mani.

Forse la chiave di tutto ciò è nella frase che segue:

"È la mancanza di fede che rende le persone paurose di accettare una sfida, e io ho sempre avuto fede: infatti, credo in me."
(Muhammad Ali, Cassius Clay)

Sun Tzu


"Perciò è detto che se conosci gli altri e te stesso, non sarai in pericolo anche in centinaia di battaglie; se non conosci gli altri ma conosci te stesso, ne vincerai una e perderai l'altra; se non conosci gli altri nè te stesso, ogni battaglia ti sarà letale."

da "L'Arte della Guerra"

sabato 19 maggio 2007

E così ha inizio


DIO, DAMMI LA FORZA DI CAMBIARE LE COSE CHE POSSO CAMBIARE...
DI ACCETTARE QUELLO CHE NON POSSO CAMBIARE...
E DONAMI LA SAGGEZZA DI DISTINGUERE TRA LE DUE.
AMEN

(Tratto da "Detective Dante" Pag.96 n°24)