domenica 3 giugno 2007

Street Bouldering is not a crime





Qualcuno tanto tempo fa, quando le onde non c'erano o faceva troppo freddo, prese la famosa tavola a rotelle chiamata skateboard e cominciò ad usarla in modo del tutto diverso dal solito. Questo qualcuno inizio a volgere lo sguardo verso piscine asciutte, corrimano, scalini e qualsiasi altra cosa avesse un dislivello da coprire, o che permettesse evoluzioni mai pensate fino ad allora.
Qualcun'altro ultimamente, si sta guardando intorno, vede strutture architettoniche e osserva eventuali fessure, sporgenze, gradini, spaccature e tutto ciò che possa rappresentare un appiglio. Da qualche anno è nato questo ENNESIMO nuovo modo di guardare lo spazio circostante. Gli architetti, i paesaggisti, gli ingegneri non avevano previsto nè il punto di vista dei primi nè quello dei secondi. Gli architetti non lo sapevano che una piscina in periodo siccitoso diventerà un'half-pipe e non sapevano nemmeno che qualcuno si sarebbe messo naso all'insù a tracciare una via su un palazzo in periferia, che qualcuno avrebbe dipinto un murales su una parete di un sottopassaggio, e che questo sarebbe stato poi scalato da un altro ancora. Discipline diverse ma stesso spirito, stessa alterazione della destinazione d'uso prevista per una struttura. Bene. Tutto ciò esprime la tendenza anarcoide verso la quale può virare qualsivoglia disciplina a patto che non si resti a guardarla dal punto di vista già indicato.

1 commento:

Mauro Longo ha detto...

la tendenza anarcoide vincerà!
anche questa è la restituzione dell'intelletto decaduto..