martedì 19 giugno 2007

Pensieri


"L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l’universo si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua bastano ad ucciderlo. Ma, quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di quel che l’uccide, perché sa di morire ed è conscio della superiorità che l’universo ha su di lui; l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità consiste, dunque, nel pensiero."

BLAISE PASCAL.

lunedì 18 giugno 2007

Victor Cavallo-"Ecchime"


Abbiamo un vero, autentico scrittore e poeta italiano che si chiama Victor Cavallo – al secolo Vittorio Vitolo - scomparso nel 2000 e finora noto come attore e autore di teatro.
Uno scrittore nelle cui vene scorre sangue caldo mischiato alle pagine di Céline, Gregory Corso, Genet, Corazzini, Joyce, Bukowski... Questi i suoi pasti letterari, poi assorbiti, digeriti e reimpastati nella sua personalissima scrittura. Melmosa, come la definiva l’autore stesso, priva di gabbie formali, “sofisticata e zozza”.
Una prosa poetica in presa diretta che è immagine cinematografica, è movimento teatrale, è strada.
Cavallo era corpo del “Beat 72” e la sua vita era quella di un viaggiatore metropolitano.
Lui camminava per ore dal centro storico alle periferie, intanto macinava parole, componeva, inventava. Cavallo non frequentava salotti, percorreva strade, dalla Garbatella dove era nato e il suo linguaggio ne è una chiara testimonianza.
Cavallo reiventa il dialetto romanesco. Viene da pensare a Gadda, ma l’ingegnere milanese, fece un’operazione alta e colta mentre l’autore di Ecchime sfonda la lingua romana da nomade. Questa è la novità.
Ci sono pagine che possono indifferentemente far piangere o far ridere secondo l’umore di chi legge. Pagine libere e compresse tant’è, che quando meno te l’aspetti, ti esplodono dentro.

... io che non amo dio perchè considero i peccati imperdonabili / io che a parte il fatto non sono cambiato ma amo sempre / gli angeli..

(Tratto da: www.activitaly.it/victor/ecchime/ecchime.htm)

martedì 5 giugno 2007

Potenza della Parola sul Beat Part. II


Quello Che Ti Do
(Tratto dall'album "Odio Pieno" 1996)

Quello che ti do e' quello che c'ho che so
non chiedermi di piu' di piu' non ho
faro' per te quello che tu hai fatto per me ma ricorda
chiusa quella porta indietro non si torna
posso darti amore come odio
posso darti un problema come invece posso dartene il rimedio
posso darti poco se per te e' poco
farti arrivare questa strana sensazione di vuoto
che ho intorno perso dentro la normalita'
se qualcuno parte e sai che non ritornera'
posso darti tutto quello che ho imparato
oppure solamente quel poco che mi hai dato,
posso regalarti la luce del sole che brilla
accendere il fuoco che e' in te mi basta solo una scintilla
per fare piu' bella questa sera
posso anche amarti ma amarti alla mia maniera.
Rit.
Quello che ti do e' quello che c'ho che so
non chiedermi di piu', di piu' non ho
quello che ti do e' quello che c'ho che so
e' quello che mi serve mo'.

Quello che ti do è solo quello che c'ho
sempre vero si come vivo mi capisci zi' seguimi
un massiccio sa distinguere ed e' l'importante
leggilo sul muro e non mi chiedere piu' niente
i giorni passano sempre meno sole sempre piu' sole
in piedi per poterlo raccontare vivo mo'
perche' qualche cosa nella testa c'ho
questo do', se m'avanzi qualche cosa io te la daro'
odio pieno se qualcuno perde qualcunaltro trova
SuperBeffa canta e Sebi je la sona (sta in campana)
se un massiccio sa distinguere dell'importante
se te l'imbastisci poi se sente vedi de sta bono
qualcuno stringe cose che non ha nella sua mano
quello che ti do e' vero Funk romano
Rit.
Ti do sensazioni che non hai mai provato prima
ti faccio volare come quando porto la mia Guenda sulla luna
e vola sempre piu' in alto sfida il buio con me
ci si riesce con un salto
posso trascinarti dentro la mia oscurita'
darti tutta la disperazione della mia città,
posso darti tutto il freddo che c'ho in testa
se vuoi la calma l'avrai se no sarà tempesta
un massiccio sa distinguere quello che do
nessuno che mi segue mo come je sto
giro con la gente mia perche' se la cantano
troppi se la cantano troppi non sanno ma ci credono
vivo mo Massimo non crede piu' e non e' facile
cercheranno qualcunaltro un po' piu' duttile
prendo solo quello che ne vale
puoi non ascoltare ma non puoi cancellare

domenica 3 giugno 2007

Street Bouldering is not a crime





Qualcuno tanto tempo fa, quando le onde non c'erano o faceva troppo freddo, prese la famosa tavola a rotelle chiamata skateboard e cominciò ad usarla in modo del tutto diverso dal solito. Questo qualcuno inizio a volgere lo sguardo verso piscine asciutte, corrimano, scalini e qualsiasi altra cosa avesse un dislivello da coprire, o che permettesse evoluzioni mai pensate fino ad allora.
Qualcun'altro ultimamente, si sta guardando intorno, vede strutture architettoniche e osserva eventuali fessure, sporgenze, gradini, spaccature e tutto ciò che possa rappresentare un appiglio. Da qualche anno è nato questo ENNESIMO nuovo modo di guardare lo spazio circostante. Gli architetti, i paesaggisti, gli ingegneri non avevano previsto nè il punto di vista dei primi nè quello dei secondi. Gli architetti non lo sapevano che una piscina in periodo siccitoso diventerà un'half-pipe e non sapevano nemmeno che qualcuno si sarebbe messo naso all'insù a tracciare una via su un palazzo in periferia, che qualcuno avrebbe dipinto un murales su una parete di un sottopassaggio, e che questo sarebbe stato poi scalato da un altro ancora. Discipline diverse ma stesso spirito, stessa alterazione della destinazione d'uso prevista per una struttura. Bene. Tutto ciò esprime la tendenza anarcoide verso la quale può virare qualsivoglia disciplina a patto che non si resti a guardarla dal punto di vista già indicato.

venerdì 1 giugno 2007

4/4/2003


Questo immenso errore che stiamo vivendo, chi più chi meno, sulla nostra pelle è un segno che deve assolutamente farci porre delle domande.
La mia vita finora è stata di una comodità quasi imbarazzante, lo merito?? Io se voglio, posso mangiare anche 5 volte al giorno, perchè??Posso decidere cosa fare della mia vita, lo faccio sulle spalle di chi??Di domande come questa potrei farcirne lo schermo, basta fermarsi un'attimo e pensare 30 secondi.
Questa guerra, come molte altre è lo specchio nel quale si riflette ilmondo, con il suo bel sistema che spreme come un limone gli ltri 4/5del mondo per ingrassare come un maiale!!
Tutto questo, quanto potrà durare?? Quanto tempo passerà prima che questo sistema collassi su se stesso?
Io credo poco, così poco che forse noi tra i 20 e i 30 anni, ne vedremo la fine! La nostra "civiltà", alla quale apparteniamo non per merito, ma per una serie di casualità, si stà gonfiando come il fegato di un'oca, e se segui la metafora capirai subito quale sarà la nostra fine!! Stiamo implodendo!Quale altro organismo vive come noi??
I Virus, sireplicano, attaccano il substrato, non si curano di mantenere un'equilibrio nel loro habitat, e quando questo non li può più nutrire???
GRASSE RISATE!!!si!!GRASSE RISATE!!!Il panorama appare subito desolato, perchè un virus può cambiare ospite....ma noi??? Il bello è che dalla TV ci dicono che stiamo tutti bene, che va tutto bene, che il male è solo per gli altri, che la nostra vita non cambierà, che finita questa guerra ci sarà la pace!!CAZZATE!!! La nostra vita è già cambiata, e lo abbiamo capito tutti da quando loschi figuri, più sfrontati di quelli passati (l'unica differenza è questa), ci stanno dimostrando come viviamo!! Diciamogli grazie!!Ci stanno sbattendo in faccia chi siamo, e su chi viviamo!Basta una bandiera alla finestra per la nostra coscienza???Basterà??Abbiamo TUTTI guardato da un'altra parte mentre le cose succedevano? Ma anche il più attento non ha potuto fare a meno di dire, e io??cosa posso fare??NULLA, NON E' ALLA NOSTRA PORTATA!!Noi possiamo prendere solo decisioni di cui godremo i frutti dopo anni...LORO, cioè chi decide le cose che devono accadere, possono subito raccoglierne i frutti!!
E ogni volta che qualcuno fà un discorso del genere, dicendo quello che ho appena detto, viene ucciso dall'aggettivo che lo definisce "QUALUNQUISTA"!!! Senza contare chi viene sommerso dalle proprie comodità!!!Compreso me!! Abbandoneresti tutto questo??Daresti tutto questo per qualcosa che non
sai neanche se avverrà??Tutto quello che hai??Saresti disposto a perderlo??? Tutto questo ha un limite, e cioè, E' UNA SENSAZIONE!! E le sensazioni, in situazioni come queste, quanto possono valere??
Qual'è il loro peso reale??Un'altra persona che le prova come me, le ascolterebbe??
HANNO VINTO!!!CHI??NON LO SO!!
Non lo so, è questo il problema!!In chi personificheresti, la situazione attuale??Bush??Saddam??Berlusconi??Aznar??le multinazionali??Bin Laden??Mi viene da ridere....c'è qualcosa di strisciante, che non puoi toccare! Le manifestazioni per la pace??Belle, colorate, gioiose!MA FANNO PARTE DEL GIOCO!!!!
Quando questa guerra sarà "finita", non gioire, da qualche altra parte del mondo qualcun'altro starà già pagando!!
Perciò, potremo solo dire:"E'SCOPPIATA LA PACE, LA GUERRA E'SOSPESA!!"