domenica 27 maggio 2007

Non più semplice cemento.

"Due secoli di tecnologia hanno creato un'infinità di cemento dalle potenzialità illimitate… ma sono stati dei teenager a cogliere tali potenzialità."
Craig Stecyk

"Gli skaters sono per loro stessa natura dei guerriglieri urbani: ogni giorno fanno uso delle strutture in disuso, prodotti dell'evoluzione tecnologica, usando i manufatti di governi e corporazioni in mille modi, che perfino gli architetti che li hanno progettati nemmeno possono sognarsi."
Craig Stecyk 1976

sabato 26 maggio 2007

La prima regola è...



..."Ricordati bene" Ha detto Tyler. "Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cucinano i tuoi pasti e te li servono a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le tue ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d'assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita. "
"Noi siamo i figli di mezzo della storia, cresciuti dalla televisione a credere che un giorno saremo milionari e divi del cinema e rockstar, ma non andrà così. E stiamo or ora cominciando a capire questo fatto" ha detto Tyler.
"Perciò fà poco lo stronzo con noi."


Tratto da "Fight Club" di Chuck Palahniuk, (pag. 177)

martedì 22 maggio 2007

Asini in The Valley


Oggi gran giornata a dorso d'asino!
Ho portato un mucchio di ragazzini a fare un minitrekking in Val Castoriana, tra Preci e Ancarano.
Sole a scoppio, faccia bruciata e asciugata dal sole, piccoli eroi che testano i loro limiti cercando di oltrepassarli. Tutti con ottimo esito. Tutti promossi...qualcuno più di altri.
Anche qualche stralcio di passato è tornato a galla con mio estremo piacere sottoforma di maestra elementare.
Maestre elementari: in questo caso ottime, perlomeno non hanno preteso di fare codesti percorsi con tacchi e tacchettini...(no, non ora non qui, ma giuro, è successo!)...soprattutto erano concentrate sul rendere piacevole il giro ai virgulti...ri-giuro, no, non ora non qui, ma a volte non è successo!

lunedì 21 maggio 2007

Potenza della Parola sul Beat




Il testo che ho voluto riportare sotto, è di un pezzo che mi ha fatto apprezzare un genere che fino a quel momento per me sconosciuto e che non prendevo molto in considerazione.
Queste liriche nonostante parlino di Roma, evocano delle sensazioni che mi riportano nel posto in cui sono cresciuto e dal quale ho sempre cercato di uscire tornando poi inevitabilmente ad amarlo.


IL CIELO SU ROMA
(dall'album "Scienza Doppia H" 1999)

"Esco di casa e ci sto dentro, la mia città grande quanto grande il mondo, a volte mi ci perdo non
la conosco fino in fondo eppure so quanto Roma capoccia è splendida al tramonto per molti un
vanto, riflessa nello specchio dei negozi persa in mille vizi, troppi pezzi troppi palazzi, mille facce
mille storie mille volti hai giurato ma alla fine poi ti scordi qualcuno te lo scordi se lo perde per la
strada ma Roma se ne frega in cambio dalla notte che ti invita fredda che quel freddo ti rimane a
volte così calda che quel freddo te lo fa scordare, così viziata e vissuta nello stesso tempo
insegna quante volte ch'ai da esse svelto troppe volte ha visto l'amore fasse rosso su una lama
de cortello ma dimmi quante volte hai visto il cielo sopra Roma e hai detto quant'è bello, viettelo
a vedè dall'alto scavalca il muro al foro e viemme accanto eccola e stasera non farà la stupida
darà le mejo stelle la mejo luna che me illumina.

Rit.
E' nella testa
tutto qua tutto qua
comunque resta
tutto qua tutto qua
E' nella testa
tutto qua
restano le mejo stelle solo le mejo che dà
E' nella testa
tutto qua tutto qua
comunque resta
tutto qua tutto qua
E' nella testa
tutto qua
tutto quello che mi serve sotto il cielo della mia città.

Nato in mezzo al fiume della mia città nel cuore della mia città chi nasce qua qua ci resta, la
gente vive nel posto nel quale abito intorno a me ma non ne vive neanche un attimo, n'adà
passà d'acqua sotto sti penti prima che si risolvano e ritornino i conti quante ne ho viste vissute
o ne ho fatte sotto questo cielo giorno e notte, l'ho attraversatata col motorino da parte a
parte o in matropolitana sotto il suolo sottostante, la sua forma è la mia forma, la Roma di chi se
ne va ma che tanto poi ritorna, tanti scenari da film per chi si ama quante fontane per bere in
ogni angolo di Roma negli anni ottanta si girava con lo special cinquanta qualcuno ci aveva
messo il centoquaranta i ciaetti che facevano una piotta e trenta e sotrie del genere le cose
grosse più le piccole per crescere, in mezzo a questo sotto questo cielo vivo ed un motivo ce
sta se lo scrivo.
Rit.
Roma la città eterna non scende a patti la Roma dei coatti le comitive sui muretti, le borgate la
periferia i palzzi la Roma degli sguardi che finiscono in scazzi, nei cortili qualcuno sta vendendo
qualcuno sta comprando una sirena e stanno già scappando via di qui tocca dasse al più presto
più presto per lasciare un segno in mezzo a tutto questo, la Roma dei romani de Roma de chi la
vede pe la prima volta e ce se innamora la Roma bene acchittata che pe acchittasse paga le sale
giochi la mattina coi pischelli che hanno fatto sega il fronte i fasci il forte gli autonomi le
situazioni brutte di notte stazione termini il bionno tevere il cielo sopra Roma che non smette mai
de vivere".

domenica 20 maggio 2007

Boma yè!



C'è chi l'ha definito "Il più grande Ego d'America", chi  "La bocca meravigliosa" oppure più semplicemente "Il più Grande" per me è semplicemente Alì!
Mi piace segnalare un'opera cinematografica che magari non tutti conoscono, si chiama "Quando eravamo Re".
Il 30 Ottobre 1974 si svolge a Kinshasa l'incontro tra George Foreman e Muhammad Alì. Il film di Leon Gast è la cronaca della preparazione dell'incontro che portò in Africa i due Campioni, seguiti da una corte di musicisti e giornalisti.
C'è Foreman che scava buchi nel sacco su cui si scatena, Alì che danza come una farfalla e poi lo Zaire, il presidente Mobutu che incede con feroce eleganza sotto il suo berretto di leopardo, la musica locale e quella di B.B. King, Miriam Makeba, di James Brown. Quando eravamo re è anche un viaggio nel rapporto tra gli afroamericani e le loro radici."
Questo era tratto dal retro del cofanetto pubblicato dalla Einaudi, consiglio di vederlo anche se non si è appassionati di Boxe.
In Alì c'è molto di più del pugilato, lo stile cristallino e l'atleta perfetto.
C'è un uomo al quale viene revocato il titolo mondiale dei pesi massimi perchè non vuole andare in Vietnam ad uccidere e che se lo va a riconquistare con le proprie mani.

Forse la chiave di tutto ciò è nella frase che segue:

"È la mancanza di fede che rende le persone paurose di accettare una sfida, e io ho sempre avuto fede: infatti, credo in me."
(Muhammad Ali, Cassius Clay)

Sun Tzu


"Perciò è detto che se conosci gli altri e te stesso, non sarai in pericolo anche in centinaia di battaglie; se non conosci gli altri ma conosci te stesso, ne vincerai una e perderai l'altra; se non conosci gli altri nè te stesso, ogni battaglia ti sarà letale."

da "L'Arte della Guerra"

sabato 19 maggio 2007

E così ha inizio


DIO, DAMMI LA FORZA DI CAMBIARE LE COSE CHE POSSO CAMBIARE...
DI ACCETTARE QUELLO CHE NON POSSO CAMBIARE...
E DONAMI LA SAGGEZZA DI DISTINGUERE TRA LE DUE.
AMEN

(Tratto da "Detective Dante" Pag.96 n°24)