sabato 15 marzo 2008

Il Barbiere


Barber Shop, 1988
Robert Cottingham
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Avete presente quando iniziate ad ambientarvi nella nuova città dove vi siete trasferiti? Quando hai il tuo tabaccaio, il tuo bar dove il cappuccino è buono, la tua fumetteria, la tua edicola. Ecco, la vita cominciava ad essere perfetta, perchè tutto questo ti rende omogeneo con l'ambiente che vivi e nel quale navighi la tua ragionevole vita.
La scorsa settimana avevo deciso di mettere la ciliegina sulla torta: IL BARBIERE!!!
E' l'elemento che può fare la differenza in un sistema di quotidianità, perchè, oltre a mandarti in giro ragionevolmente decente, è anche quello col quale ti fai (inevitabilmente) due chiacchiere prima e durante il taglio. Avevo deciso per un barbiere che taglia solo per uomini, usa le forbici ed ha un locale piccolo. Tutti elementi fondamentali. Soprattutto il primo e il secondo, il terzo è importante perchè le "due chiacchiere" si allargano inevitabilmente a chi aspetta e questo può creare un bel clima.
Entro, mi siedo e prendo una rivista. Il tempo di scoprire quant'è felice del suo nuovo amore l'esimia nullità che c'è in copertina che sono già sulla poltrona, comoda, braccioli morbidi, ma soprattutto lo schienale non è così inclinato da atrofizzarti la schiena. "bene!" mi dico. Mi chiede: "come li facciamo?"....." e la barba?"....si mette all'opera rigorosamente con le forbici "ottimo!" mi dico. Ed ora la parte decisiva: La conversazione! Iniziamo con lo sport, ci indirizziamo sul rugby (faccio le fusa), lui è abbastanza ferrato e la conversazione scivola tranquilla...poi inizia a parlarmi delle vecchie glorie...la promozione in A, la stagione in cui non subirono sconfitte, Speggiorin, Novellino, Cosmi...Santa Giuliana, Pian della Genna, Ravanelli...Benone (mi dico) sempre più sù, ottimo, l'ho trovato!!! Arriviamo alla rifinitura della barba che ci diamo del tu, ci sorridiamo manco fossimo diventati il gatto e la volpe e lui mi fa la classica domanda: "vanno bene? la lunghezza è giusta?" e io: "cerrrrto" siamo già vecchi amici.....poi...il dramma...la chiusura inaspettata l'intercetto che porta in meta l'avversario segando il morale che era alle stelle.....faccio per mettermi il giacchetto e il dramma si consuma...."22 euro, 16 i capelli e 8 la barba". Pago, il cuore mi si spezza e vago per la città smoccolando così violentemente, che a confronto il Benigni di "Berlinguer ti voglio bene" sembra una Pia donna il venerdì santo.

5 commenti:

Mauro Longo ha detto...

macchinetta.. è questo il segreto del mio successo..

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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