venerdì 9 novembre 2007

Rabbia&Frustrazione


Stavo leggendo il blog di Grillo. Questa volta leggevo del caso di Aldo Bianzino, un uomo di 44 anni arrestato per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. Ma a chi cazzo faceva male? Ma perchè un uomo di questo tipo merita galera e morte?
Avevo già letto dell'accaduto su quotidiani locali. Che frustrazione. Ho sentito parlare pure di Federico Aldrovandi. Che Rabbia....E non sono i primi...

Questi due "casi" mi hanno riportato alla memoria un libro che lessi per caso dopo averlo ritrovato nella soffitta-studio di mio padre. Si chiama "IL SOVVERSIVO" e lo scrittore che ne firma le pagine si chiama Corrado Stajano.
La storia si svolge nel '72 a Pisa dove un'anarchico di 20 anni, Franco Serantini, viene pestato dalla polizia in cella, dove morirà senza che nessuno si preoccupi di soccorrerlo.

Il leit-motiv di questi tre episodi è la prevaricazione fisica da parte di un gruppo di tutori dell'ordine, su persone che fondamentalmente non facevano nulla di male.
Uno coltivava erba, un'altro era per strada (fatto??) per i fatti suoi, l'ultimo era ad una manifestazione antifascista. Tutti e tre pestati a sangue. Tutti e tre morti. Tutto questo non c'entra con la legge. La legge è fatta per proteggermi, non per colpirmi. Mi pone limiti e doveri, ma anche diritti.

Leggendo il libro di Stajano, ho provato un gran senso di impotenza e frustrazione. La stessa impotenza e la stessa frustrazione di quando sento storie come quella di Bianzino e Aldrovandi. Solitudine, morte e impunità.

Nessun commento: